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lunedì 16 aprile 2018

Storie Napoletane : La zeppola di San Giuseppe un’invenzione tutta Napoletana

ZEPPOLA E…ZEPPOLE, MA TUTTE NAPOLETANE 

 NASCITA 
La zeppola di San Giuseppe, come la conosciamo oggi, nasce a Napoli, secondo alcuni nel convento di S.Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia. Ma c’è anche chi ne attribuisce “l’invenzione” alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore. Il discorso è lungo, nasce a Napoli con una reminiscenza latina e ormai ha conquistato l’Italia. La prima zeppola fu molto probabilmente la “pastacrisciuta”, quell’impasto di farina, acqua e lievito che, messo a friggere nell’olio bollente, si gonfia, rassomigliando ad una rotondeggiante ernia inguinale. Ma la fantasia dei napoletani in cucina mescola sempre sacro e profano, e a mo’ di giustificazione religiosa ai peccati di gola, nelle cucine partenopee si è cominciato a dare alle frittelle la forma di una serpe a S (dal latino saerpula), dedicandole a quel san Paolo, protettore delle serpi, che diventa zi’ Paolo, un mitico friggitore napoletano, presunto inventore della zeppola. Ma la forma diventa ben presto rotonda: la saeptula, dal latino saepio, cingere. Così arriviamo alle ciambelline casalinghe, rotonde e coperte di zucchero, delizia di grandi e bambini. e il mondo. 

LA PRIMA ZEPPOLA 
La prima zeppola di San Giuseppe che sia stata messa su carta risale comunque al 1837, ad opera del celebre gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino. Discendeva da un’antica famiglia nobile dalla quale proveniva il più famoso poeta Guido Cavalcanti, amico di Dante. La famiglia nel 1311 lasciò la Toscana per trasferirsi nel Regno di Napoli, dove nel 1331 Roberto d'Angiò (il Saggio) nominò viceré uno dei Cavalcanti. Già baroni di Buonvicino i Cavalcanti nel 1720 ricevettero il titolo di duca di Buonvicino, in Calabria Citeriore. Ippolito nasce da Guido Cavalcanti , 4º Duca di Buonvicino e 4º Duca di Montemurro dal 1799, Patrizio di Cosenza, Governatore di Tropea nel 1783, Governatore di cappa e spada di Napoli nel 1785 e dalla sua seconda moglie Anna Capparelli. Nel 1810 sposa Angela Como dei duchi di Casalnuovo e Baroni di Santo Stefano Molise e fece parte degli Eletti di Napoli, una ristretta cerchia di cittadini che collaboravano al governo della città. 

 ETIMOLOGIA 
-zeppa: dal latino “cippus”, pezzetto di legno in grado di risolvere piccoli problemi di slivellamento. La zeppa è piccola, e per questo somiglia a quel “pizzico” di pasta lievitata che, messo a friggere nell’olio bollente, si gonfia, fino a dar vita alla classica “pastacrisciuta”. La zeppola si fa infatti come la pastacrisciuta, ma è dolce: e come lei, a Napoli ha un’origine “stradale”. 
– serpula(m), dal latino serpe: la zeppola (quella antica,di San Giuseppe) ha la forma di una serpe acciambellata. 
– cymbala(m), imbarcazione fluviale dal fondo piatto e l’estremità arrotondata, dunque a forma di ciambella. Col tempo, attraverso una serie di modificazioni linguistiche, cymbala è diventato “zippula”, da cui zeppola. 
– Saeptula, da saepio, cingere. Questo termine designava gli oggetti di forma rotonda in genere. 
– Zi’Paolo: il nome del friggitore napoletano,presunto inventore della zeppola.

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