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giovedì 29 giugno 2017

Steve Winwood // Traffic - John Barleycorn (Must Die)

Traduzione. 

“Tre uomini venivano da occidente a cercare fortuna questi tre uomini fecero un voto solenne John Barleycorn doveva morire lo avevano arato, seminato straziato con l’erpice gettato zolle di terra sulla sua testa e questi tre uomini fecero un voto solenne John Barleycorn era morto Lo lasciarono lì a giacere per molto tempo finché dal cielo scese la pioggia e il piccolo sir John fece spuntar fuori la sua testa e stupì così tutti quanti così l’avevano lasciato fino al giorno di mezza estate fino a vederlo smorto ed esangue E crebbe al piccolo sir John una barba molto lunga e divenne così un uomo avevano assoldato uomini con falci molto affilate per tagliargli le gambe l’avevano avvolto e legato tutto attorno riservandogli il trattamento più brutale assoldarono uomini che conficcarono forconi affilati nel suo cuore e il carrettiere lo trattò anche peggio perché lo legò al carro e con il carro lo trascinò in giro per tutto il campo, fino al granaio Dove si fece un solenne giuramento sul povero John Barleycorn assoldarono uomini con bastoni uncinati per strappargli la pelle dalle ossa e il mugnaio lo trattò anche peggio perché lo schiacciò tra due macine e il piccolo sir John nella ciotola di noce e la sua acquavite nel bicchiere e il piccolo sir John nella ciotola di noce dimostrò infine di essere il più forte il cacciatore non può cacciare la volpe suonando forte il suo corno e lo stagnaio non sa riparare un bricco o una pentola senza un po’ di grano d’orzo”.


Note del traduttore. 

Questo testo rivela, neanche troppo nascosta, la parabola della vita, in questo caso del piccolo (seme) John Barleycorn che viene seppellito sotto zolle di terra, e sembra morire, seminato dentro al campo precedentemente dissodato ed arato, fino a che la pioggia scende dal cielo ed il piccolo sir John fa spuntare la sua testa dalla terra, ovvero germoglia, nel Midsummer’s Day, nel Solstizio D’estate come lo direbbe Shakespeare, facendo crescere in breve tempo una lunga barba, la spiga con le sue reste. Alla sua completa maturazione, ecco il trattamento brutale con falci affilate, la mietitura, la legatura stretta nei covoni, il giro trascinato dal carro, la trebbiatura, dove lo si batte per smembrarlo, ovvero per separare i chicchi dalla paglia; ed infine la macinatura al mulino schiacciato tra due pietre. Alla fine della parabola, dopo il dovuto transito nella botte, ecco che il piccolo sir John si rivela il più forte (anche in termini di gradazione) cui gli uomini ricorrono per meglio compiere le loro azioni quotidiane. Il personaggio popolare di John Barleycorn ha origini antichissime ed è stato cantato da molti poeti anglosassoni. Personifica anche quello che è il risultato finale delle peripezie del seme di orzo, ovvero le bevande alcooliche che se ne ricavano, il nobile whiskey degno del bicchiere e la più umile birra che anticamente si beveva in ciotole di legno o terracotta. Nella storia della civiltà contadina britannica sono ad esso legate anche alcune tradizioni di fine mietitura, con una persona a subire simbolicamente i trattamenti, che nel testo vengono metaforicamente inflitti appunto a una persona. Altro tema che si evince è quello della morte e della rinascita, sul quale sono basate molte religioni, che a loro volta attingono spesso ai riti delle più antiche civiltà. E così i tre uomini (che in una versione di questo canto popolare sono tre Re) hanno un loro valore simbolico ricorrente nella Storia.

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