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domenica 25 giugno 2017

In breve cosa sta succedendo sotto il Tronto?

Regalano un vagone treno usato da Torino, però non dicono che, dagli anni 90 ad oggi, lo scalo ferroviario di Lamezia l'hanno smantellato di tutti i suoi servizi. Un tempo eravamo un'area geografico-culturale europea (1302-1860), poi ci hanno salvati e siamo diventati mezzogiorno, una condizione, una questione. Un salvadanaio per i fondi europei da dirottare a colonie D'Austria, non si sa come, diventate nord Italia. Quando nel 1993 l'UE ha iniziato l'austerità sull'economia di Milano, Genova e Torino, lo stato ha risposto con l'impoverimento delle infrastrutture del mezzogiorno, la lira era già pesante in un paese con due economie diverse, peggio ancora una valuta che costa solo interessi privati e non svaluta mai. Come un titolo in borsa che, se sei forte va bene, se sei debole non avrai mai possibilità di diventare forte. Troppi di noi ancora dormono. La questione coloniale piemontese non è mai finita, è diventata italiana ed è passata dalle armi alla legge, all'economia, alla politica. Il popolo è diventato arrendevole, autolesionista. Auto-flagellarsi piuttosto che chiedere conto alla partitocrazia meridionale inchinata a Mafia capitale. Così arrendevoli che, la scusa della cultura, basta per mettere a tacere gli animi.... 

 Siamo realisti quanto ottimisti, questa situazione può cambiare se torniamo a considerarci una comunità nazionale. Questo passaggio sarà la spinta determinante per chiedere conto alla partitocrazia meridionale. Contribuire all'economia europea e non avere servizi che ci spettano di diritto, è una ferita nella dignità di questa comunità e di ogni suo singolo individuo...

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