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venerdì 3 marzo 2017

Mio padre diceva... VIDE 'A CHE PULPITO VENE 'A PREDECA!!

(Vedi da che pulpito viene la predica!!) Proverbio sempre molto attuale, vuole sottolineare come l'interlocutore che abbiamo davanti sia proprio il meno adatto ad evidenziare le nostre mancanze. Va detto che, nei tempi passati, almeno fino al Concilio Vaticano II, l'altare su cui si celebrava la Santa Messa era assolutamente riservato ai sacerdoti, i quali, dopo la lettura del Vangelo, avevano un pulpito, di solito a tre quarti della navata sulla sinistra dell'assemblea, sul quale salivano per poter "fare la predica" Normalmente, il prete non spiegava, come si fa oggi, le letture, bensì ammoniva i fedeli sui loro peccati, tuonando da lì contro i peccatori che non si pentivano. Ovviamente, si presumeva che il prete potesse permettersi di accusare dal pulpito i peccatori perché egli stesso era scevro da queste mancanze. Dire oggi "da che pulpito viene la predica" significa che chi ci accusa, invece, è anch'esso manchevole e proprio della nostra stessa mancanza, quindi il meno indicato a puntare il dito contro di noi. Variazione sul tema è anche un altro proverbio: "'O vuoje ca chiamma curnuto all'asino" (Il bue che chiama cornuto l'asino)

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