A te
terra di mezzo, terra di confine
terra predata, terra a lungo obliata
madre innalzata, madre spodestata
stelo di campo, fiore di marine.
A te
terra d’agrumi, terra di dolcezze
giardino sempreverde di fragranze
alla zagara che ti eccita inebriante
ai mandorli fioriti di mitezze.
A te
terra smembrata, Terra coniugata
alle tue coste frastagliate e chiare
all’azzurro cobalto del tuo mare
alla soffice sabbia arroventata.
A te
integra terra, terra di rovine
scrigno d’arte, memoria di bellezza
ai luoghi eterni della tua grandezza
ai luoghi impervi di grovigli e spine.
A te
terra di eventi, terra di conquista
alla tua storia antica che è un museo
che ancora si tramanda, ancora scritta
negli epici viaggi di Odisseo.
A te
alle sapienti mani dei tuoi artisti
ai volti scarni scavati dal mare
alle labbra screpolate dal sale
alle fronti grondanti, agli occhi tristi.
A te
morbida terra , angolo rupestre
che quando dal Bel Monte il fumo sale
e a fiotti sgorga il sangue primordiale
di magico stupore l’occhio investe.
A te
Terra salata, terra di fragranze
ai tesori nascosti nei fondali
a te che tieni in seno tutti i mali
di un mondo che va in cerca di speranze.
A te
terra di abbagli, terra di attrazioni
a te che tutto senti e tutto taci
a te che sai d’incenso e sai di braci
a te Sicilia, terra di emozioni.
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