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domenica 13 settembre 2015

Omaggio a Totò - Dolores Palumbo e Totò

L'articolo che segue e' tratto da "Storia di un sublime,irripetibile burattino" di Biagio Di Meglio

"... Quella superba e indimenticabile spaghettata del 1954!..." Ebbi modo di conoscere il Principe Antonio De Curtis negli anni che seguirono il mio debutto teatrale e c'era fra entrambi una vera, reciproca stima. Ricordo ancora la sua interpretazione di Pinocchio nella rivista " Volumineide " che mandava in visibitio il pubblico e Totò stesso si considerava un interprete del teatro, ove apportava in forma comica ma espressiva, i lontani temi della nostra Napoli, mentre non ebbe buoni rapporti con l'esperienza filmistica. In oltre cento films egli riuscì comunque a mantenere intatto e sempre vivificante il suo estro che risollevava la pellicola. Nel cinema ho fatto due films, con lui, di cui uno " Gambe d'oro" del 1958 che non voglio parlarne per la sua inconsistenza.












Tuttavia nel 1954 fummo entramtbi protagonisti di Miseria e nobiltà (dalla commedia di Scarpetta) e Totò, nel ruolo di " Felice Sciosciamocca " fu verarnente grande. Io sostenevo iI ruolo della verace e prepotente Luisella, quale sua seconda moglie e non potrò assolutamente dimenticare quella sequenza in cui Totò depose nelle tasche della sua casacca gli spaghetti che erano stati serviti a tavola. Quella scena fu una delle migliori del film, e ciò bastò a farmi comprendere che Totò, in qualsiasi brutto fitm da lui interpretato, avrebbe ricavato dalla sua " tavolozza mentale piena di mille colori umoristici" , una qualsiasi pennellata per dare più vitalità al soggetto realizzato per scopi commerciali.

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