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- Il bel ricordo di Vincenzo Salemme al grande Antonio Casagrande.
- “Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito.
- Era il prediletto di Eduardo, si diceva.
- Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo.
- Ricordo che da bambino sentivo le donne della famiglia, da mia madre alle mie zie, fare apprezzamenti davvero lusinghieri per “questo Casagrande” il cui cognome, a me bambino, faceva pensare a qualcosa di davvero importante.
- Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi.
- Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare.
- Forse non ha ricevuto quello che avrebbe meritato ma credo che questa mancanza sia stata conseguenza del suo carattere.
- Era un uomo che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche.
- Aveva conservato un tratto romantico che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco.
- E, allo stesso tempo, aveva lo spirito giovanile che gli donava uno sguardo ironico sempre rivolto al futuro.
- Ed era un uomo senza schemi, curioso e incapace di invidie e rancori.
- Gli ho voluto molto bene e lui me ne ha voluto.
- Caro Antonio, continuerò a guardarti negli occhi guardando gli occhi di Maurizio. Continuerò a sentirti sentendo il cuore di Maurizio…”
Vincenzo Salemme
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