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Al contrario dei giapponesi, quando arrivo in un posto mi chiudo in albergo e non mi muovo più. Poi mi chiedono "Sei stato a Parigi e com'era? " E lì è un guaio. Perchè cosa posso raccontare? Sicuramente della stanza d'albergo, dell' arredamento del bagno, dei camerieri con i quali fraternizzo sempre. Sò convinto che quando uno viaggia racconta agli amici nù sacco e' fesserie. Così uno viene a Napoli e dice "E' nà fetenzia statt accort a borz " E' come se parlando di Milano dicessi "guarda che lassù fa freddo, puortate o' cappotto" .
Massimo Troisi
Massimo Troisi
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