"fattell cu chi è megli 'e te e fanc' e spese"
Sono stato “uno scugnizzo” partenopeo perché, nonostante mia madre facesse di tutto per mantenermi “sulla retta via” a me piaceva confrontarmi nella strada, con quelli che facevano i prepotenti, i trasgressori.
Allora mia madre era solita dirmi “fattell cu chi è megli’e te e fance’e spese” (frequenta chi è migliore di te e sii disposto a “pagare” per starci insieme) perché solo così si “migliora”.
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