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lunedì 17 dicembre 2018

Io songo ‘e Napule. Sono napoletano. Qualcuno ha detto che essere napoletano è una fortuna.

 E' vero. 
 Ho la fortuna di essere napoletano perché sono bilingue dalla nascita e quando canto nel mondo mi capiscono. ‘O surdato ‘nnammurato, ‘O sole mio. 
 Ho la fortuna di essere napoletano, perché sono nato nella stessa città di Eduardo, di Totò, di Caruso, di Pino Daniele, di Troisi, di Marotta, Bovio, Di Giacomo. Pure Bud Spencer era napoletano. 
 Ho la fortuna di essere napoletano perché conosco la parte buona di Napoli che fatica ogni giorno per distinguersi da quella cattiva. E' più difficile essere buoni a Napoli che in Svizzera. 
 Ho la fortuna di essere napoletano e di appartenere a una città che ha inventato il sospeso, il caffè pagato per chi non se lo può permettere. Perché nessuno deve sentirsi così povero da non potersi bere un caffè. 
 Ho la fortuna di essere napoletano perché se in tutto il mondo i bambini hanno sognato con l'uomo Ragno, Batman, Superman, che erano eroi di fantasia, quando sono stato ragazzino io ho sognato con un supereroe argentino che non aveva né un mantello né una spada, ma aveva una maglia azzurra con il numero 10, e la fantasia ce l'aveva nella testa e nei piedi. 
Ho la fortuna di essere napoletano perché nessun’altra città nel mondo è nata dal corpo di una sirena: Partenope, morta di dolore perché si era innamorata di Ulisse dando vita ad una città che infatti sa bene cos’è il dolore e la passione. 
 Ho la fortuna di essere napoletano perché a Napoli hanno creato capolavori conosciuti in tutto il mondo, il teatro San Carlo, il Cristo Velato, poi Dio ci ha regalato Capri, Ischia, Procida e Sorrento, ma noi abbiamo inventato la pizza e 'o "sasiccio che friarielle". 
 Ho la fortuna di essere napoletano perché Napoli mi ha insegnato l'ironia, vero antibiotico dell'esistenza. Il giorno dopo il primo Scudetto, i napoletani scrissero sui muri del cimitero un messaggio per i morti: "Che ve site perso". 
 Ho la fortuna di essere napoletano, perché Napoli tutti i giorni si bacia con il mare e ha sempre dimostrato accoglienza e tolleranza. A chi ci denigra facendo il tifo per il Vesuvio e dicendo che siamo solo pizza spaghetti e mandolino, chiedo ma quando lo dite veramente ci credete? Sono nato napoletano, non l'ho scelto, ma si turnasse ‘a nascere, vulesse nascere napulitano". 

 [Gigi D’Alessio a Made in Sud]


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