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lunedì 5 novembre 2018

Piazza Italia (Napoli)

Piazza Italia è una piazza di Napoli situata nel quartiere Fuorigrotta. Si trova tra via Giulio Cesare e viale di Augusto. Piazza satellite è largo Alessandro Lala, i cui limiti al giorno d'oggi si confondono con la piazza più grande, ottenendo un unico grande slargo. La piazza ha conservato la pianta originale fino all'avvento dei mondiali di calcio 1990 che ha sconvolto l'intero quartiere portando tra le molte cose il sottopasso di via Claudio, la chiusura di viale Marconi per la trasformazione di tutto lo spazio antistante lo stadio San Paolo, il rivoluzionamento di piazzale Tecchio e l'inizio della fine della storica presenza del tram a Fuorigrotta. 

 Storia 
 Il fascismo Modifica La realizzazione della piazza risale al Fascismo, nell'insieme del grande progetto di costruzione di un quartiere moderno, in cui sarebbe stata costruita la grandiosa Mostra d'Oltremare. Per spianare la piazza fu eseguita la demolizione della chiesa di San Vitale Martire (oggi nell'omonima piazza che affaccia in viale Augusto). La demolizione della struttura religiosa, inoltre, comportò la creazione dell'adiacente largo Lala e la risistemazione e la riqualificazione di Viale Augusto. La nuova piazza fu chiamata piazza del Littorio, secondo la tipica retorica del regime, fino a quando le fu attribuito il nome della Nazione con la delibera comunale dell'8 febbraio 1951.[1] Gli anni novanta e la linea 6 Modifica La costruzione della Linea Tranviaria Rapida che avrebbe avuto la fermata nell'adiacente largo Lala tuttavia non sconquassò definitivamente la piazza, cosa che avvenne quando fu ripresa la costruzione nel 2005 della linea, riconvertita in metropolitana leggera col nome di linea 6: se prima la piazza era ben delimitata con aiuole squadrate e una fontana di ragguardevoli dimensioni oltre che una pompa di benzina, ora la piazza è disegnata in modo radiale con le nuove aiuole disposte come se fossero i raggi emanati dal cerchio disegnato al centro tra le due piazze. Al confine con via Giulio Cesare sono state installata due pensiline mentre la fontana è stata demolita e sostituita con una dalle dimensioni notevolmente ridotte. Sorte peggiore ebbe largo Lala: la costruzione della stazione (chiusa poco dopo l'inaugurazione insieme a tutta la linea) permise il prosieguo di viale Augusto verso via Caio Duilio in maniera rettilinea, tenendo le due piazze delimitate. Nel 2005 i lavori ripresero per riaprire la stazione che era stata tombata e il rettilineo fu cancellato. A fine lavori, nel 2006, la piazza era sconvolta rispetto al passato: la parte in superficie della stazione, di forma semicentrica, occupa la parte destra del cerchio centrale, pedonalizzato.



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