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Il liquore Strega è un liquore a base di erbe prodotto dal 1860 dalla Strega Alberti di Benevento. Il suo colore giallo è dovuto a uno degli ingredienti, lo zafferano. Lo Strega ha una gradazione alcolica del 40%. È composto da circa 70 erbe, fra cui la menta e il finocchio. Lo Strega è considerato un digestivo, da bere dopo i pasti.
La denominazione "Strega" si ricollega alle leggende sulla stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
La ricetta per la produzione dello Strega è, come per molti liquori, segreta.
È conosciuta solo da poche persone che preparano gli ingredienti numerandoli e riponendoli in cassetti di legno, gli operai che poi preparano la miscela delle 70 erbe sanno solo i quantitativi degli ingredienti numerati ma non ne conoscono la natura.
In tal modo la ricetta può essere preparata da chiunque senza rivelare il segreto.
Alcuni ingredienti, preziosi e costosi, come appunto lo zafferano, vengono invece conservati sotto chiave.
Lo Strega ha un aspetto simile al Galliano (anche se il suo giallo è meno brillante). È piuttosto dolce, semiviscoso, ed ha un gusto pronunciato e complesso, con forti note di camomilla, conifere, noce moscata e cannella.
Il liquore Strega è utilizzato per insaporire molti dolci.
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Riferimenti nel cinema, nella musica e nella letteratura ******
Nel film Made - Due imbroglioni a New York diretto da Jon Favreau e interpretato da Favreau e Vince Vaughn, il personaggio di Vaughn (Ricky) ordina uno Strega in un ristorante italiano, sentendosi rispondere da P. Diddy, il personaggio capo della banda (Ruiz): "Tu che prendi lo witch dopo mezzanotte? Non hai alcuna classe!". Il cameriere concorda con Ruiz nel dire che lo Strega è un aperitivo, ma si sbagliano entrambi.
Nella canzone "Con una rosa" di Vinicio Capossela, contenuta nell'album Canzoni a manovella, vi è un esplicito riferimento al famoso liquore: "Gialla come la febbre che mi consuma, come il liquore che strega le parole, come il veleno che stilla dal tuo seno, gialla non è la rosa che porto a te".
In numerose occasioni, nel romanzo Il padrino di Mario Puzo, Don Vito Corleone e i suoi pari bevono Strega.
Nel film con Totò "Il ratto delle Sabine": il capocomico della compagnia Tromboni (Totò) viene accolto, in casa del professor Molmenti (Campanini), dalla domestica che gli offre "Strega e biscottini".
Nel Fiesta di Ernest Hemingway, il protagonista Barnes paragona il sapore dell'Izarra, un liquore dei Paesi Baschi, a quello dello Strega.
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