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martedì 6 novembre 2018

La “Testa Carafa”

Nel Seicento prese corpo nell’immaginario popolare la leggenda che la celebre testa Carafa appartenesse alla statua equestre in bronzo realizzata in epoca medievale da Virgilio Mago. Secondo la credenza popolare, la scultura aveva la capacità di guarire i cavalli malati; in realtà, la testa Carafa non faceva parte di questo mitico gruppo equestre che, divenuto fonte di superstizione per il popolo, fu distrutto nel 1322. Il colossale busto di cavallo, originale ellenistico, fu donato infatti solo nel 1471 da Lorenzo il Magnifico a Diomede Carafa che la collocò nel cortile del proprio Palazzo Carafa di Maddaloni, sito in Via San Biagio dei Librai, nel cuore del centro antico di Napoli, lungo il Decumano Inferiore della città grecoromana. Quando il palazzo passò dai Carafa di Columbro al marchese Francesco Santangelo, la testa di cavallo fu trasferita al Museo Archeologico Nazionale; l’originale, alto m 1,75, è attualmente conservato nella stazione Museo della Linea 1 della Metropolitana.


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