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sabato 29 settembre 2018

UNA LEZIONE SERALE PER I MIEI AMICI ... GRANDICELLI LE MILLE PALLE … NAPOLETANE

Enzo Fischetti ha spiegato ai non napoletani che nella nostra lingua le palle, sia che indichino i testicoli, sia che indichino le palle di cannone o pistole di un tempo (come nei casi 6 e 7), assumono significati diversi a seconda della frase in cui vengono collocati: 

1. Quando un ragazzo torna a casa la sera dopoessere andato in biano con la               fidanzata, il commento è ‘“A Chillo ce fanno male ‘e palle” 
2. Quando si inontra per strada un tizio che porta male, bisogna farsi ‘na grattata     ‘e palle 
3. Quando uno si scarica di una responsabilità, si dice: “Chillo ha passato ‘a               palla” 
4. Un uomo senza coraggio viene apostrofato con la frase: “Si’ n’ommo senza ‘e       palle” 
5. A chi deve compiere un’azione fuori del comune si consiglia : “Misurati ‘a          palla” 
6. Per suggerire prudenza si dice: “Apparate ‘a palla”

7. A un tipo che ci sta antipatico: “Tu me staje ‘ncoppo ‘e palle” 
8. Se si vuole mandare via qualcuno : “Lievate ‘nnanze ‘e palle” 
9. Se si è infastiditi da qualcuno, lo si apostrofa: “Mi hai rotto le palle” 
10. Se invece si è annoiati da qualcuno: “Mi hai fatto due palle”… seguito da un       gesto che indica la misura 
11. Quando si è violentemente infastiditi: “Me girano ‘e palle” 
12. A uno che ha appena detto una grossa bugia: “All’anema r’ ‘a palla” 
13. Chi è sicuro di sé non ha dunnio: “I’ me jucasse ‘e palle!” A queste palle io,         di buon appetito, aggiungo ‘e palle ‘e riso! 

Testicolo, dal latino coleus; palla, dal germanico longobardo palla o balla, che è sinonimo di sfera.. (dalle lezioni di napoletano di Enzo Fischetti, modificati; l'illustrazione non ha bisogno di commenti o spiegazioni)

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