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venerdì 28 settembre 2018

Museo di mineralogia (Napoli)

Il Real Museo Mineralogico fu istituito nel 1801 da Ferdinando IV di Borbone ed ha sede nella ex Biblioteca del Collegio Massimo dei Gesuiti. Fra gli studiosi che vi hanno operato, vi sono Matteo Tondi, Carminantonio Lippi, Arcangelo Scacchi e Ferruccio Zambonini. Il Museo conserva circa 30000 campioni, tra i quali alcuni molto rari per dimensioni o bellezza e oggi fa parte del Centro Musei Scienze Naturali dell'Università Federico II. 

 Collezioni particolari esemplari raccolti tra il 1789 e il 1797 provenienti da località minerarie ormai dismesse la Collezione Vesuviana della Sala Scacchi (sono presenti le 22 nuove specie segnalate da Scacchi e le ultime scoperte fatte al Somma-Vesuvio, tra cui l'unico esemplare al mondo di una specie minerale di panunzite). pietre provenienti dagli studi di Scacchi Collezione Grandi Cristalli (tra cui una coppia di cristalli di quarzo ialino del Madagascar, del peso di 482 kg, donata a Carlo III di Borbone nel 1740). raccolta di meteoriti e Collezione Tufi Campani nella Sala Parascandola Avvenimenti che hanno avuto luogo nel Museo o correlati ad esso 

 Nel 1845 fu sede del VII Congresso degli Scienziati italiani. Nel 1848 nel Salone Monumentale del Museo si tennero le prime riunioni della Camera dei Deputati, dopo che Ferdinando II concesse la Costituzione Nel 1860 il Museo ospitò uno dei seggi elettorali per la votazione sull' annessione al Regno d' Italia. Nel 1932 i fossili che erano conservati nel museo andarono a costituire il Museo di Paleontologia di Napoli Nel 1980 un terremoto danneggiò seriamente il pavimento del Salone costringendo poi a un paziente e minuzioso lavoro di restauro (inoltre furono trovate tracce di un preesistente pavimento) Nel 1992 fu istituito il Centro Musei delle Scienze Naturali della Federico II del quale fanno parte i musei di zoologia, mineralogia, antropologia e paleontologia.




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