– se le mangia il pedalino –
e il suo destino
cavalca cavalca
sui tasti e vola
sull’altopiano
risorge ogni volta
– lontano lontano –
di suono resiste
di vita triste a tratti
esasperata
e una risata
come folle partitura
bella, fulminante e pura
se col tip tap
conserva l’andatura
(del Pianista e della vita)
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