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sabato 18 agosto 2018

NAPOLI ALL’AVANGUARDIA: QUANDO ANCHE GLI INCURABILI - E SOPRATTUTTO "LE" INCURABILI - VENIVANO CURATI

Questo è il post delle “curiosità legate all’Ospedale degli Incurabili. La prima riguarda le malattie che “non” si curavano agli Incurabili: infatti al “male in canna” (malattie della gola e dei bronchi), era destinato l’ospedale di Agnano (succursale degli Incurabili), dove si praticava la cura delle “fumarole”, aerosol ante litteram; ai tisici e agli idropici era destinato l’ Ospedale di S. Maria della Misericordia, anch’esso filiale della Santa Casa, aperto nel 1569 a Torre del Greco. In esso si praticava in autunno anche la cura delle vinacce per patologie non meglio precisate. Altra storia è quella di Mastuggiorgio: nell’Ospedale degli Incurabili c’era una sezione dedicata ai malati di mente, dove tra il 1500 e il 1600 lavorò l’infermiere Giorgio Cattaneo, assertore della tesi che la pazzia fosse dovuta ad una eccessiva concentrazione di sangue o nervi alle tempie. Uomo grosso e nerboruto, curava i malati sfinendoli con frustate, facendogli girare la ruota del secchio del pozzo dell’ospedale per migliaia di volte e, sembra, nei casi più gravi calandoli nel pozzo stesso per calmarli con la terapia dell’acqua fredda. Per finire, chi sopravviveva, doveva bere cento uova fresche e sarebbe stato dichiarato guarito. A Napoli ancora oggi si minaccia chi dà in incandescenze “Mo’ faccio venì ‘o Mastuggiorgio” e a chi dà di matto viene detto che deve andare "a la rota” Infine, un aneddoto: si racconta che Salvatore Di Giacomo, visitando l'Orto dei semplici  si sia iscritto a medicina ; ma poi visitando la sale di anatomia, abbia deciso di non studiare più!


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