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mercoledì 15 agosto 2018

LA STRANA STORIA D’ ‘O MARPIONE

Questo termine, molto usato a Napoli, soprattutto dagli anni '50, con il significato di furbo, soprattutto senza scrupoli, quindi bravo ad approfittare delle occasioni che gli si offrono anche a scapito di altri, deriva dal francese "morpion", piattola, composto dall’imperativo “mords” del verbo “mordre”, mordere e “pion”, pedone, fante'. Ma qual è il percorso che ha portato una piattola a diventare sinonimo di furbacchione? 
La piattola, si sa, approfitta di tutte le occasioni per colpire gli indifesi e tra tutti i soldati quelli che militano in fanteria sin dai tempi più antichi sono i più numerosi, i meno equipaggiati, quelli destinati agli scontri di massa, al consolidamento delle posizioni e al controllo del territorio, in qualsiasi condizione e su qualsiasi forma di terreno. Le piattole si diffondono più o meno numerose in funzione della quantità disponibile, della poca igiene, della possibilità di succhiare sangue in continuazione. Dunque la piattola è marpiona: per sopravvivenza e per attitudine e ‘o marpione, a Napoli, è una specie molto diffusa ne basso ceto e non solo. E un antico proverbio ammonisce: chi pecora se fa Io lupo s' 'o magna

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