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sabato 14 aprile 2018

TUTT'EGUALE, SONGO CRIATURE

Un volto di bambina, disteso sul muro di un palazzo. Un ritratto gigantesco in cui inciampare, aggirandosi fra i vicoli del quartiere Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli. Qui la street art di grandi dimensioni, legale e istituzionale, non era arrivata mai. Qui, per sintesi e metafora, quel volto è oggi il volto di tutti i bambini delle minoranze Rom d’Italia. Due libri, dipinti a fianco, raccontano l’amore per la scuola e il bisogno, urgentissimo, di inclusione, educazione, affrancamento. La piccola Ael ha i tratti mediterranei, il piglio fiero, gli occhi puliti e uno strano candore, misto a scaltrezza: sembra quasi, nella finezza pittorica, nel taglio, nella resa dei particolari e nell’oscurità del fondo, il ritratto secentesco di una giovane popolana; ed è, invece, lo straordinario murale che Jorit Agoch – padre italiano e madre olandese, tra gli street artisti più apprezzati a livello internazionale – ha regalato a Napoli, in occasione dell’ultima Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti.

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