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lunedì 5 marzo 2018

Sciué sciué

Sciué sciué indica qualsiasi cosa venga fatta alla buona, senza eccessivo impegno, con semplicità, ma soprattutto in fretta. 
Tre le proposte etimologiche: dal francese e precisamente dalla voce: échoué participio passato dal verbo échouer che significa: fallire, ma in napoletano sciué non indica mai qualcosa di non riuscito o di andato a vuoto: La seconda ipotesi, preferita da Raffaele Bracale, è quella che, parte da un reiterato fluens. participio presente di fluere=scorrere, insomma fluens fluens che tradotto suona fluente, scorrevole con il medesimo significato di sciué sciué. A favore di questa ipotesi oltre il medesimo significato, gioca il fatto che il gruppo FL latino trasmigrato nel napoletano diviene sempre SCI, come nel caso di flos (fiore) divenuto: sciore o flumen (fiume) diventato sciummo.

La terza ipotesi collega la locuzione napoletana in epigrafe all’ arabo shoué shoué; probabilissima, viste le numerose incursioni arabe a Napoli e nel suo regno, e le numerose parole che il napoletano ha mutuato dall’arabo, ma Raffaele Bracale la scarta perché ritiene che l’espressione araba non significhi piano piano. Io, invece la ritengo la migliore: all'aeroporto di Kuwait City, a mio marito che da buon napoetano si "Intalliava" (metteva radici, perdeva tempo) con i bagagli, i commessi arabi lo incoraggiarono con imperativo "SHOUE' SHOUE'!" Con questa locuzione si intitolano molte trattorie alla buona, dove si può mangiare un vermicello velocissimo, di qui la foto.

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