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martedì 20 marzo 2018

Le scale di Napoli

sono degli antichi percorsi pedonali che congiungono le colline con il centro e la costa. I più antichi percorsi gradinati della città, il più delle volte, sono nati grazie all'interramento di torrenti o sorgenti, che un tempo scorrevano appena fuori la città. 
Queste strade furono innalzate anche per collegare facilmente le varie emergenze monumentali, soprattutto religiose: monasteri, ritiri, chiese, ecc. o soprattutto, per esigenze urbanistiche. Risultano tutt'oggi oggetto di studio e sono considerati dei veri e propri capolavori urbanistici. 

 Le prime espansioni che interessarono le colline limitrofe, risalgono al XVI secolo; in questo periodo, il viceré Don Pedro Álvarez de Toledo, oltre a creare una vasta zona esclusivamente per le guarnigioni spagnole (oggi corrispondente alla zona di Montecalvario) decise di espandere la città verso la collina del Vomero. Per collegare la città bassa e la nascente città alta vennero attuati dei congiungimenti urbanistici caratterizzati appunto da vie gradinate; le prime realizzazioni di questo tipo furono: i Gradoni di Chiaia e le Rampe Brancaccio

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