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sabato 29 marzo 2025

Luciano De Crescenzo: Questa era la tipica espressione di mia madre...

(¯`*•.¸Momenti di VITA¸.•*´¯)
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“Uffà, piove ancora. Jesce sole, jesce sole, nun te fa’ cchiù suspirà!”

Questa era la tipica espressione di mia madre quando al mattino, dopo giorni e giorni di pioggia, apriva le finestre e le veniva dato il buongiorno ancora dal maltempo.

Sia chiaro, non è che mia madre fosse meteoropatica, il suo problema non era la pioggia in sé, ma i panni da stendere.

Mi spiego meglio.

A Napoli, ma credo in buona parte del Meridione d’Italia, c’era l’abitudine di mettere ad asciugare il bucato all’aria aperta sia d’inverno sia d’estate. In realtà, ancora oggi è così. Lo so, a qualcuno potrà sembrare strano, ma a me è sempre piaciuto passeggiare per un qualsiasi vicolo della città, ed essere travolto dall’arcobaleno di colori dei panni stesi ad asciugare sui balconi. Che dire, mi mette di buon umore. Sembrerà pure una cartolina, ma sfido chiunque a venire nella Napoli antica e provare a fare una fotografia in un giorno di sole senza ritrovarsi un’immagine folcloristica come questa.

Insomma, quando capitava che la pioggia prendesse il sopravvento, mia madre diventava insofferente, e come darle torto.

All’epoca non avevamo la lavatrice e tutto il bucato doveva essere lavato a mano. Mio padre, poi, teneva molto al suo aspetto, pertanto il numero di camicie da lavare era direttamente proporzionale ai giorni di pioggia. Quindi, più durava il maltempo più cresceva l’insofferenza di mia madre.

LUCIANO DE CRESCENZO



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