Letteralmente: avendo, potendo, pagando.
Strana locuzione napoletana che si compendia in una sequela di tre gerundi senza verbi reggenti: un debito contratto la cui risoluzione dipende dall'avere ed il potere (più un sottinteso volere)" E allora: pagherò quando (e se) avrò i mezzi occorrenti e quando (e se) potrò! Ma chi ti dà credito, a queste condizioni?
I napoletani, il proverbio, l'hanno creato già da tempo!
Aggiungendo poi : "Nun avenno, nun putenno, nun pavanno." ( non avendo non posso pagare)
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