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sabato 24 febbraio 2018

SCIOSCIOLE E FRANFELLICCHE : GUAGLIO' ACCATTETEVE 'O FRANFELLICCO! TUSTO TUO', 'O FRANFELLICCO! CINCHE CULURE E CINCHE SAPURE PE' NU SORDO!

"Personaggio amato in particolar modo dai bambini ’o franfelliccaro rientra di diritto nella lunga schiera degli antichi mestieri napoletani oramai scomparsi. Portatore di gioia e sorrisi, ’o franfelliccaro era solito girare per le strade ed i vicoli di Napoli in compagnia della sue grande sporta piena di dolciumi, spesso fatti in casa, a base di zucchero e miele: le franfellicche" e, aggiungo io, le sciosciole. Franfellicche, dal francese franfeliches, bastoncini di zucchero filato Sciosciole dal latino flacces, bucce, sempre ricordando che " fl" in napoletano divena "sc" (come flumen = sciummo) ..." Provvisto semplicemente di un grande cesto, il franfelliccaro era solito preparare le franfellicche (pezzetti di zucchero e miele colorato) in casa" Oggi si vedono ancora le franfellicche: ambulanti girano con evoluti carretti con dispositivi elettrici e le franfellicche sono colorate secondo i gusti, una volta l'ambulante girava... "per le vie di Napoli munito di un piccolo carrello dotato di un fornello a carbone sul quale si adagiava maestosa e fiera una grande pentola annerita dai fumi e dall’usura all’interno della quale l’uomo era solito versare una gran quantità di zucchero che, una volta liquefatto, veniva mescolato a miele e coloranti. Una volta impastate, le franfellicche venivano fatte raffreddare appena e adagiate, una volta divenute solide, su un apposito gancio. A quel punto l’uomo richiamava a gran voce bambini e golosi di ogni età.

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