Due le ipotesi, una dotta (Bracale), una molto semplice (Brunello de luxe)
Il verbo napoletano parià/pariare, attestato nei piú antichi vocabolari della lingua napoletana, è oggi registrato con una doppia forma: - parià pareà.
Il verbo parià/pariare è diventato dunque di moda nel gergo giovanile corrente e/o del dialetto gergale. Perso quasi del tutto il significato originario di digerire (e per estensione: sopportare), ha assunto, attraverso elaborati percorsi semantici,i altri significati: perder tempo, bighellonare, indugiare, comportarsi in modo sciolto, rilassato, divertito, godersi la vita ed in talune remote province anche: gozzovigliare,infastidire, sfotticchiare qualcuno/a....come il vitellone o il playboy d’antan; al segno che tale infastidire etc. deborda sino al prendere in giro, allo schernire pur sempre definiti parià/pariare. L’etimologia è incerta; pare che venga da una forma tardo latina, pagidire, col significato di digerire.
Ma forse, più semplicemente, Parèare deriva dallo spagnolo Parear che significa Compagno e quindi per derivazione Pareare,lo stare tra i compagni....
scegli tu....
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