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sabato 1 luglio 2017

L'assurdità della questione meridionale è che, il popolo del regno napolitano, un territorio geo-culturale compatto per oltre 5 secoli, unito già dai tempi dei ducati di Napoli e Puglia, è stato privato della sua identità storica, dei suoi primati, liquidato come meridionale, spaccato in regioni amministrative e ad ogni regione è stata attribuito un aggettivo di criminalità....

A parte la mafia (acronimo di: Mazzini Autorizza Furti Incendi e Avvelenamenti), non c è traccia di queste organizzazioni prima dell'unità d'Italia, come non c è traccia della padania in un territorio Austro-ungarico diviso in signorie fino al 1860. Ritornando al crimine organizzato, potrebbe essere efficace privare queste organizzazioni della loro identità, del loro anagrafe regionale . In fondo fanno tutte la stessa cosa: Vendere voti alla lega nord, spacciare, riciclare, minacciare e spaccare le certezze interne di una nazione.... Se questo fenomeno culturale di massa non toccherà il loro potere economico, sicuramente le colpirà nella loro dignità, nella loro sicurezza di regnare indiscusse e sporcare la dignità di una comunità. Questo è senz'altro un altro passo avanti verso il superamento del meridionalismo, unendo ciò che è stato spaccato e rispedendo al mittente quello che gli appartiene con il suo nome più adatto: mafia italiana... 

Nell'immagine - Cotonificio di Piedimonte Matese (Caserta), 1812. Con il sostegno di Gioacchino Murat, Re di Napoli dal 1808, l'imprenditore elvetico Giangiacomo Egg fonda il primo moderno cotonificio napolitano. Portò con sé oltre cento famiglie svizzere. Lo stabilimento si sviluppa velocemente fino ad impiegare oltre 1’000 operai....

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