Visualizzazioni totali

venerdì 3 marzo 2017

Mio padre diceva... "ZOMPA CHI PO'" DICETTE 'O RANAVUOTTOLO!

 (Salta chi può, disse il ranocchio) Si narra che, un giorno, per farsi bello agli occhi di una topina, un topo sfidò un ranocchio in una corsa; il topo, più agile e più veloce, aveva guadagnato un vantaggio consistente, quando un corso d'acqua mise un freno alla sua gara: il topo, purtroppo, non era un abile nuotatore e, per attraversare il corso d'acqua, perse tutto il vantaggio accumulato. Quando il ranocchio lo raggiunse, con un balzo, passò all'altra riva, vincendo quindi la corsa. Alle proteste del topo, che lamentava la facilità con cui il ranocchio aveva saltato l'ostacolo d'acqua, questi rispose appunto: "Zompa chi po'!" Il proverbio è quindi, da un lato, una giustificazione ironica di chi riesce facilmente, grazie alla propria fortuna o alle proprie doti innate, senza sforzo, a raggiungere una meta (in questo caso, il ranocchio), ma anche un commento invidioso, ma non cattivo, di chi, invece, non potendo usufruire di una qualche caratteristica vantaggiosa o non avendo la fortuna dalla propria parte, non riesce a raggiungere il proprio obiettivo (come il topo).

Nessun commento:

Posta un commento