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mercoledì 8 marzo 2017

Mio padre diceva... CHI VO’ ‘O MMALE ‘E ‘LL’ATE ‘O SSUOJO STA FORA ‘A PORTA (Chi vuole il male degli altri si chiama il suo subito dopo)

Mio padre era una persona naturalmente buona, che non augurava il male a nessuno e amava sempre rispondere con questo proverbio a tutti quelli che, per un torto subito in prima persona o anche solo perché la persona in questiona lo meritava, auguravano a qualcuno di subire sofferenze fisiche e/o psicologiche quasi come se fossero una vendetta divina. Il proverbio si spiega da solo: le persone che desiderano il male dei propri simili verranno "ricompensate" con la stessa medaglia; anzi, molto probabilmente saranno loro per primi, e forse soltanto loro, a subire il male che hanno augurato ad altri.

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