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giovedì 2 febbraio 2017

Storia di un vecchio strumento

 Vecchio strumento a corde del passato ormai dimenticato in un mercato dell'usato laccato, di polvere guarnito, di tante corde ne conservi una arrugginita e sfilacciata.   
Ti hanno coperto con uno straccio bianco e da uno strappo spunta un occhio nero, la forma ha di una cassa per lo strumento è il cuore, giaci nascosto dietro alla pianola lustrata ancora impacchettata, non sa dei tuoi trascorsi fra carezze melodiose che trasformavi in sonorità. 
Qualcuno ti ha comprato ti ha voluto e tanto amato ti spolverava le tue corde controllava, fuggito è il tempo e tutto questo non è più. 
Quel pomeriggio passando dal mercato complice il vento con un filo di suono mi hai chiamato. 
Ti ho visto e preso e ti ho ridato fiato ed al tramonto finita la giornata ti prendo in braccio e ti accordo alla mia vita, tu mi ricambi raccontando il mio passato; ma credo a volte e sono certa di sentire fra qualche nota una estranea melodia il ritornello è come poesia è del tuo amico che conservi l'armonia.

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