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lunedì 27 febbraio 2017

La statua del Dio Nilo "Napoli e l'Egitto"

 Detta anche in lingua Napolitana ('o cuorpo 'e Napule). È una scultura marmorea eretta tra il II e III secolo d.C. durante il periodo romano, dai coloni provenienti da Alessandria d'Egitto, soprannominati "I NILESI." Il Dio Nilo giace sdraiato, possente e muscoloso, col il viso arricchito da una saggia barba lunga. Inbraccia una cornucopia adornata con fiori e varia natura, simbolo della fertilità caratteristica del fiume Egizio di cui porta il nome. La simbologia è rafforzata dalla presenza di un bambino che surge da un capezzolo del Dio. L'altra mano è nascosta dai resti di una piccola sfinge, per ricordare il luogo di provenienza. Brutto destino per un coccodrillo ai piedi della statua che fu decapitato in passato, dal Sacro Romano Impero perché fu definito un culto fuorilegge. La gente del luogo non era affatto infastidita, anzi: i Napoletani tendevano ad accogliere usi e costumi di altre popolazioni. Soprattutto se questi erano portatori di buona fortuna. *La statua del Nilo è ubicata, sul Decumano Inferiore o Spaccanapoli.

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