Era un fiume di Napoli che aveva le sue sorgenti alle falde del Vesuvio, una volta ricco d’acqua e pescoso. Scomparso intorno al XIV secolo.
Il Sebeto, scendendo dal Monte Somma, attraversava le campagne di Casalnuovo, Volla, Ponticelli per dividersi a Napoli in due rami, uno sfociante al Ponte della Maddalena, l’altro alle falde della collina di Pizzofalcone, (le attuali piazza Borsa e piazza Municipio) nei pressi dell'Isolotto di Megaride, per poi sfociate nel Golfo "dove s’insediò il primitivo porto di Partenope." Con la pioggia si ingrossava e arrivava fino a l'attuale Portalba e al Vomero per poi scendere all'Arenaccia. Con il trascorrere dei secoli subì varie modifiche nel suo percorso, dovute alle eruzioni del Vesuvio ed ai movimenti sismici. "Attualmente è possibile ammirare
la fontana rappresentante il Fiume Sebeto a Via Caracciolo nei pressi di Castel Dell'Ovo.
Fatta costruire per volere del Viceré Spagnolo Emanuele Zunica nel 1635."
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