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martedì 29 novembre 2016

Napoli: Interno della Basilica di Santa Maria alla Sanità.


Costruita tra il 1602 e il 1610 da Fra’ Giuseppe Nuvolo, alias Vincenzo de Nuvola. La Basilica fu dedicata a Santa Maria come segno di devozione dei partenopei nei confronti della Madonna in seguito al ritrovamento della più antica raffigurazione della Vergine a Napoli risalente al V-VI secolo d. C. L’immagine, proveniente dalla cripta, è affissa sulla parete destra della prima cappella della chiesa dedicata a san Nicola. Ma come mai allora questo edificio è conosciuto anche con il nome di San Vincenzo ‘O munacone? Il complesso custodisce al suo interno una statua lignea di San Vincenzo Ferrer, detto affettuosamente ‘o munacone, predicatore medievale appartenente all’ordine domenicano al quale sono stati attribuiti più di ottanta miracoli. Fu proclamato santo nel 1458 da papa Callisto III. Una leggenda narra che questa statua, particolarmente amata dal popolo napoletano, fu portata in processione nel 1836 quando la città fu colpita da un’epidemia di colera. Grazie all’intercessione del santo il contagio cessò e da allora, ogni primo martedì di luglio, il rito si ripete per ricordare la grazia ricevuta. «Per i napoletani San Bicienzo è amore e leggenda. È lui che ascolta i pianti delle mamme di Napoli e legge i messaggi d'amore delle nostre belle figliole.»

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