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mercoledì 17 giugno 2015

E se la mente guarisse il cancro?

Quante volte ci siamo chiesti attraverso quali misteriosi ed attraverso quali inesplorati circuiti mentali passano i meccanismi che sovrintendono alla riproduzione cellulare In buona sostanza, esiste un nesso tra depressione e insorgenza del cancro Ed ancora in quale misura la salute mentale influisce sul benessere fisico Cioè si può guarire se la mente decisamente contribuisce al "voler stare bene"? Con un titolo provocatorio e che induce a riflettere ("E se la mente guarisse il cancro") Alessandro Meluzzi (psichiatra, docente a Siena, vice presidente di AIMaC, l'Associazione Italiana Malati di Cancro) e Livia Ileana Duce (psicologa, psicoterapeuta e responsabile del servizio di psicologia di AIMaC) si sono tuffati nella ricerca e ne hanno tratto un'opera deliziosa che cancella l'artificiosa contrapposizione tra "medicina ufficiale" e "medicina alternativa" per riscoprire l'essenza di una medicina unica che "cura un determinato paziente, uomo o donna che sia, nel modo migliore in un preciso momento della sua storia personale". Con uno stile accattivante, attraverso un percorso storico-scientifico ("capire come il corpo riesca a curare se stesso deve entrare a far parte del nostro normale bagaglio di conoscenze"), raccontando spesso episodi di guarigioni senza chirurgia, senza farmaci, senza radioterapie (come il caso di un giovane israeliano di 24 anni, Aaron, che utilizza la tecnica della Meditazione Trascendentale, si sottopone a massaggi che l'ayurveda prescrive e esce fuori dalla anemia aplastica che l'aveva colpito) Alessandro Meluzzi e Livia Ileana Duce conducono il lettore, mano nella mano, a scoprire i misteri della guarigione. "Se l'uomo è dotato di ancora inesplorati poteri auto-riparatori, capaci di dissolvere un tumore, rigenerare un organo o guarire stati normalmente terminali, è di vitale importanza per la medicina indagare su tali poteri in tutte le loro varie manifestazioni... La guarigione ha poco a che vedere con la rimozione dei sintomi. E' piuttosto un processo intimo ed integrativo che racchiude ogni aspetto del nostro essere, l'intero spettro della nostra esistenza. La guarigione trascende la semplicistica nozione di saltare fuori da un letto di ospedale o di alzarsi da una sedia a rotelle e camminare: riguarda, invece, l'armoniosa integrazione degli aspetti fisico, emotivo, mentale e spirituale del nostro essere e del nostro rapporto con il mondo. La conseguenza è un'esperienza di maggior completezza, benessere e salute. E la completezza è un diritto per ogni essere vivente". Il percorso del libro si snoda attraverso il rigoroso esame del funzionamento del cervello - per quel che ne sappiamo - e il ruolo giocato dalle emozioni: i due emisferi cerebrali e il potere della suggestione, i legami tra emozioni, vissuto psichico e malattia, la forza della fede e della speranza, la ricerca del "guaritore interno" sono gli aspetti più interessanti di questo viaggio che ha come punto di partenza la malattia, come punto di approdo il benessere e si svolge tutto all'interno dell'uomo. In una visione correttamente laica non trascura nemmeno di occuparsi delle tradizioni religiose che hanno sempre attribuito alla preghiera un formidabile potere di guarigione. "Ci sono solo due maniere - sosteneva Albert Einstein - di vivere la vita. Una è quella in cui niente sembra un miracolo. L'altra è quella in cui tutto sembra un miracolo". Ed è per questo che l'opera di Alessandro Meluzzi e Livia Ileana Duce avverte sin dalla introduzione quanta debba essere la cautela nell'affrontare argomenti così complessi." "Se ci feriamo un dito sbucciando una patata e poi il taglio si rimargina da solo non ne siamo certamente stupiti, perché il processo di guarigione - la coagulazione del sangue, la formazione di un 'escara e la rigenerazione di un nuovo tessuto - ci sembra ovvio, normale e naturale. Dovremmo capire che avvertirla come normale non equivale a conoscere la vera natura della guarigione né a possederne i meccanismi di controllo. Episodi di guarigione "miracolosa", di remissione spontanea dal cancro come quelle che descriveremo in questo libro rappresentano una sfida al sapere medico e richiedono insistentemente una risposta alla domanda basilare: il cambiamento e con questo la guarigione avviene nel corpo, nella mente o in entrambi?" "Se potessimo vedere il nostro corpo cosi com'è nella realtà, non lo vedremmo mai due volte uguale. Il nostro corpo, le nostre cellule, i nostri organi, le nostre ossa sono in continua trasformazione... anche se 1'aspetto esteriore del nostro corpo resta più o meno uguale da un giorno all'altro, noi attraverso la respirazione, 1'alimentazione, la digestione, 1'eliminazione di sostanze, ecc., siamo in continuo scambio di informazioni e di materia con i1 resto del mondo. Ogni mese la pelle si rinnova, ogni quattro giorni si rinnova il rivestimento dello stomaco, mentre 1e sue cellule che entrano in diretto contatto con il cibo si rinnovano ogni cinque minuti... Chi guida questi cambiamenti continui e cosi intelligenti? Chi decide e attraverso quali meccanismi come e quando ci ammaliamo o guariamo? Qual è il ruolo della mente, del pensiero, nelle guarigioni clamorose? Possiamo studiare queste guarigioni con metodo scientifico? Possiamo prefigurare i meccanismi del sistema di auto - guarigione del corpo umano?" Possiamo, sembra la certezza che promana quando si arriva all'ultima pagina di questo affascinante libro.

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