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giovedì 25 aprile 2024

Peppino De Filippo: Una delle volte che mi recai a casa sua...

(¯`*•.¸Momenti di VITA¸.•*´¯)
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Una delle volte che mi recai a casa sua, alcuni anni fa, mi espresse il desiderio di venire a visitare la mia villetta sulla Nomentana, e dopo pochi giorni ci riunimmo nella mia casa. Dopo colazione andammo a sorbire una tazzina di caffè in giardino. Ad un certo punto, passeggiando, portò la mano destra sugli occhi e tenendola curva a schermo contro il sole il cui riverbero troppo forte non gli faceva ben distinguere qualcosa che aveva attirato la sua attenzione, fissò un punto e disse: «Che c'è là? ». « È il cimitero dei miei cani », risposi. Si fermò all'istante. Guardò meglio, chiuse ancora meglio la mano sull'occhio destro a guisa di cannocchiale per meglio diaframmare la vista (quel poco di vista che gli era rimasta) e lesse, lentamente decifrando ogni parola, una scritta, composta da me, scolpita su una delle dodici lapidette: « Tanto ti fui fedele o mio padrone / tanto t'ho amato e t'ho voluto bene / che son felice in questa eterna cuccia / come a dormir tra le tue care braccia ». Finito di leggere si girò verso di me e tendendomi le braccia disse: « Damme nu bacio... m'è fatto chiagnere! ». Mi baciò. Ricambiai il gesto senza immaginare che quell'abbraccio caro ed affettuoso tra noi due sarebbe stato l'ultimo.
(Peppino De Filippo )



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