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sabato 1 febbraio 2020

”tre sorde o musuriello e quell’amico sempre dorme…!”

Napoli tre di notte 1934 All’angolo di via tribunali, 
( un po piu’avanti oggi c’e’ la pizzeria dove ha mangiato Clinton) un tavolino, una grossa macchinetta del caffè, quella napoletana, un grosso bricco fumante




Una popolana, non molto giovane, nemmeno vecchia; una età indefinita, a bassa voce invitava i passanti: ”tre sorde o musuriello e quell’amico sempre dorme…!” 
( tre soldi la tazzina e quell’amico dorme sempre

Divertente il suo tic di mostrare con gli occhi il muro alle sue  spalle 

Napoli, cinque del mattino 1964 All’angolo di via tribunali, un tavolino, una grossa macchinetta del caffè. quella napoletana, un grosso bricco fumante la stessa donna, la stessa età a bassa voce invitava i passanti:”trenta lire o musuriello e quell’amico sempre dorme..” Ad ogni compratore il suo tic…divertiva; molti ci andavano per questo. Via tribunali, cinque del mattino 1974


Stesso angolo, stessa donna, stessi vestiti, stessa età “cento lire o musuriello e quell’amico sempre dorme..!”  Immuto il tic. …sempre più fragorose le risate.  

Novembre 1980 terremoto Grossa crepa nel muro dove di solito era la “bancarella”della venditrice di caffè 
Dentro la crepa una nicchia 
Dentro la nicchia due cadaveri 
Un uomo e una donna 
La donna teneva tra le mani un biglietto 
Murati perché amanti…..l’amore mio dorme…beato lui che ha trovato pace !…..questi i nomi degli assassini…ora potrò forse…dormire…anch’io… 

“tre sorde o’ musuriello..e quell’amico sempre dorme” fino a poco tempo fa veniva usata come frase idiomatica per ricordare a qualche debitore l’impegno di pagamento non ancora risolto ”

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