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mercoledì 2 maggio 2018

IL LINGUAGGIO DEI GESTI . MA CHE VVUÒ?

Se doveste incontrare un napoletano nella sua città o altrove forse potrebbe tornare utile avere un “vocabolario” minimo e sufficientemente attendibile per una conversazione d’emergenza. Il linguaggio delle mani, come ogni forma di comunicazione evoluta, ha anche i suoi dialetti e non è difficile trovare nel territorio dell’antico Regno di Napoli abitanti posti in regioni diverse che con lo stesso gesto indicano due concetti completamente differenti. I gesti di seguito raffigurati sono tipici nel napoletano, benché alcuni di essi siano presenti in tutto il meridione d’Italia se non addirittura nell’intera penisola. Ricordiamo però  che la gestualità napoletana è principalmente di tipo simbolico, piuttosto che mimico "Ma cosa stai dicendo?” - Il pollice viene unito a tutte le dita della mano rivolte verso l’alto ed il polso oscilla ripetutamente puntando la spalla. Riferito a persone che parlano tanto senza farsi comprendere “Cosa vuoi?” - Spesso però può essere molto piu’ di una domanda, perché sottintende un tono minaccioso, quasi di sfida lanciata a chi magari ti sta guardando e per questo molestando.

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