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martedì 20 febbraio 2018

RE FERDINANDO II Ascoltava la messa ogni giorno, si confessava spesso e tutte le sere, riunita la famiglia, recitava il rosario.

 Entrando nella camera matrimoniale, prima di coricarsi, baciava con le mani le immagini sacre che adornavano le pareti ed infine recitava le preghiere inginocchiato ai piedi del letto. Tuttavia non fu mai un bigotto; anzi era attento a smascherare gli impostori che cercavano di attirare la sua benevolenza facendo i bizzochi. Un giorno riprese l'architetto di corte Francesco Gavaudan perchè costui, volendo manifestare zelo religioso aveva messe nel cappello alcune immaginette sacre per farle cadere al passaggio di Ferdinando, scoprendosi il capo. Il Re la prima volta fece finta di niente; la seconda, persa la pazienza, disse: "don Ciccì, levate sti santi da dinto 'o cappiello, e finimmo sta cummedia".

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