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sabato 10 febbraio 2018

NAPOLI DA SCOPRIRE : CAPPELLA DELLA PURITA'

La cappella della Purità è una cappella della basilica di San Paolo Maggiore di Napoli. 

 Storia e descrizione 
 La cappella fu voluta per ospitare il dipinto che il sacerdote Diego Di Bernardo y Mendoza donò all'ordine dei teatini nel 1641. La tela in questione è quella della Madonna della purità di Luis de Morales. L'opera oggi è presente nel convento e non è visibile al pubblico, quella in cappella risulta essere una copia dell'originale. I lavori alla cappella, nelle sue decorazione marmoree, furono eseguiti da Giovan Domenico Vinaccia nel 1681. Tutto l'ambiente rispetta il tema della "purità", infatti molti sono gli elementi circostanti che si ricollegano alla tela di Morales: dal giglio, ribadito anche nei soggetti dei dipinti laterali raffiguranti Storie della Vergine di Massimo Stanzione e delle tele nelle lunette sovrastanti con la Natività della Vergine a sinistra e la Presentazione di Gesù Bambino al tempio a destra, attribuiti entrambi a Pacecco De Rosa. Di particolare rilveanza inoltre risulta essere l'ambiente che precede la cappella, lungo la navata destra, caratterizzato da quattro statue in circolo sovraelevate che raffigurano le quattro Virtù Cardinali. Le sculture sono, in senso orario partendo dalla centrale Madonna della Purità posta sull'altare: la Temperanza, opera di Andrea Falcone eseguita nel 1675; la Fortezza, eseguita da Nicola Mazzone, allievo del Falcone, nel 1704; la Giustizia, probabilmente anch'essa del Mazzone; la Prudenza, di Andrea Falcone del 1675.

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