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domenica 11 dicembre 2016

Luciano Somma - NAPOLI

Abbandonata nel tuo lebbrosario, inchiodata alla croce d'un lungo calvario, larva d'un fasto lezioso avvolta da un tenue sudario, reietta città. Con i tuoi occhi di tenebra eppure respiri il tuo cuore aritmico pulsa mentre intorno le case di latta, scenario di beffa, testimoniano, ossario di storia, l'ignavia di tanti. 
Eppure sospiri e soffri , e non sei masochista, ed ancora tu canti, lavori e rattoppi gli stracci , impregnati di pianto, di teneri idilli tessuti tra notti di attese d'un'alba diversa.

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